“Io non mi innamoro”: le risposte alle vostre domande sul romanzo!
Due anni fa, nel mese di aprile arrivavano nelle vostre librerie e sugli store online Lake e Harpa, i due protagonisti tutto pepe di “Io non mi innamoro”. Avrei dovuto pubblicare questo articolo a suo tempo, ma non è mai troppo tardi per recuperare, dico bene?
Trama e copertina molti di voi le conoscono bene, per chi non si fosse ancora imbattuto in “Io non mi innamoro” sugli store, sui social o al Festival del Romance e al Salone del libro di Torino, le pubblico di seguito.
Trama:
Lei non lo sopporta.Lui non sa tenere la bocca chiusa.Una spedizione all’Artico.Un mistero da risolvere.Un mese da trascorrere insieme nella stessa casa.Harpa ha ventisei anni, laureata in Cultura nordica, lavora come assistente all’Università di Reykjavík, sull’Isola di Baffin partecipa al suo primo scavo archeologico da ricercatrice volontaria. Il suo obiettivo? Fare gavetta e diventare lei stessa in futuro una ricercatrice a capo delle spedizioni.Anche Lake, trentaduenne di Bristol, è alla prima spedizione ma come esperto in archeologia odontoiatrica. Per non annoiarsi ha bisogno di stimoli continui ed è per questo che, pure avendo da poco avviato un suo ambulatorio, decide per un nuovo cambio nella carriera e si unisce alla squadra di scavo inglese che collabora con quella islandese.Harpa e Lake, ignari della reciproca partecipazione al progetto, siglano un contratto che li impegna per la durata di un mese. Quello che non possono sospettare è che, per una svista, saranno obbligati a convivere nello stesso appartamento.La cosa più irritante? Harpa e Lake si sono già conosciuti due anni prima e tra di loro è stato odio a prima vista.Per resistere al mese di convivenza dovranno ideare un piano di sopravvivenza, ma attenzione alle controindicazioni!
Dove posso acquistarlo e quanto costa? In quale formato e da quante pagine è composto?
Io non mi innamoro è in vendita su Amazon.it, nei seguenti formati: eBook, cartaceo con copertina flessibile; disponibile anche su Kindle Unlimited. Il prezzo della versione digitale è di 0,99 e 9,99 il cartaceo. Le pagine sono all’incirca 320. Puoi comprare la tua copia, in entrambi i formati, QUI.
Le vostre domande e curiosità su “Io non mi innamoro”:
Qualche giorno fa ho pubblicato sul mio profilo Instagram (QUI) una storia con un box dedicato a “Io non mi innamoro”, nonostante la pubblicazione risalga a due anni fa, sono arrivate tantissime domande che ho trascritto – raggruppandole dove possibile – e alle quali risponderò di seguito.
Come hai scelto i nomi dei protagonisti e perché proprio quei nomi?
Dovete sapere che i nomi che scelgo per i miei protagonisti non sono mai “a caso” e nemmeno frutto di una decisione lampo, impiego molto tempo di solito, spesso capita che li cambi più volte, devono stare bene con il cognome e devono, in qualche modo, rispecchiare la personalità del personaggio. Per quanto riguarda Lake – che di cognome fa Rowley – volevo che fosse particolare – come quello della sorella Sunday, protagonista de “La metà imperfetta”. Una sorta di “stampo” di famiglia, considerato che hanno gli stessi genitori – al tempo stesso sexy. Alle mie orecchie Lake Rowley risulta molto sexy, voi che ne dite? Per quanto riguarda Harpa, al contrario, volevo che fosse più tipico, tradizionale, come la terra da cui proviene: l’Islanda; il suo senso di appartenenza alla Nazione è molto forte. Inoltre, considerato il patronimico Brimisdóttir, era necessario che il nome fosse corto.
L’ambientazione è molto particolare, come hai scovato l’Isola di Baffin?
Dopo innumerevoli ore di ricerca e studio sulle rotte degli antichi Vichinghi, e considerata la necessità di un legame con la sottotrama (che non svelo per evitare spoiler a chi non ha ancora letto il romanzo), sono giunta su quest’isola appartenente al Canada ma, a tutti gli effetti, lontana dal Mondo attuale. Difficile da raggiungere, difficile da lasciare, difficile da vivere, piccola e anche per questo l’ambientazione ottimale per costringere due che non si sopportano – come Lake e Harpa – a una vicinanza obbligata; anche nelle ore non lavorative. Senza dubbio, questa è il romanzo per il quale ho dovuto studiare di più, dal punto di gvista geografico ma anche storico. Ho vissuto di documentari e libri di storia per molti pomeriggi, ma mi ha lasciato un bagaglio culturale importante che spero sia diventato anche il vostro.
In quanto tempo lo hai scritto? Tornerai a scrivere di Harpa e Lake?
Se parliamo di stesura effettiva, 6 mesi, ma tra studio e revisioni all’incirca un anno e mezzo. Avevo scritto di Harpa e Lake, seppure in modo assai marginale, già in “La metà imperfetta” dove entrambi figurano come personaggi secondari. Questo non significa che sia necessario aver letto prima l’altro romanzo, per poter leggere “Io non mi innamoro”. Non è stato semplice ma ho messo tutto il mio impegno perché fossero due romanzi indipendenti.
Avevi già in mente di scrivere una storia con Harpa e Lake come protagonisti, quando hai pubblicato “La metà imperfetta”?
Diciamo che non l’avevo proprio premeditato, l’idea mi ha sfiorato durante la stesura ed è stato l’apprezzamento dei lettori per questi due personaggi, a darmi la spinta per scrivere una nuova storia con loro due come protagonisti.
Com’è nata l’idea della trama? Non è un rosa puro.
Esatto! “Io non mi innamoro” non è un rosa puro ma contaminato. La spedizione sull’Isola di Baffin, gli scavi archeologici e quello che ne emerge, sono elementi tipici del mistery che vanno a legarsi al romanzo rosa. Una personalità come quella di Harpa e Lake, entrambi testardi e orgogliosi, necessitava di stimoli mentali forti, l’innegabile attrazione fisica non poteva bastare per innescare un’evoluzione sentimentale. Inoltre avevo voglia di sperimentare, di mettermi alla prova con una trama diversa, complicata e più insidiosa del solito. Una matassa che va districata, un segreto, un’intuizione, una soppusizione alla volta. È stato divertente, stimolante, vedere come i protagonisti si scoprivano l’un l’altro – caratterialmente intendo!- al passo con la loro ricerca.
Quali sono i tropes di “Io non mi innamoro”?
Due anni fa nessuno ne parlava, a nessuno sarebbe venuto in mente di porre questa domanda, ma i tropes oggi sono un argomento in auge e sono felice di poter rispondere a questa domanda; grazie per averla posta! Dunque, i tropes di “Io non mi innamoro” sono senza dubbio: Slow burn ( in quanto i nostri due protagonisti non sono proprio disposti a innamorarsi – o a confessarsi tali – lo dice il titolo stesso. E si opporranno con tutte le loro forze!), Hate to Love e Forced Proximity (vi ricordo che Harpa e Lake non si sopportano!). Ma anche: Small Town (considerata l’ambientazione).
È consigliato a un’adolescente?
Nonostante l’avversione, tra i due protagonisti esiste anche una forte attrazione fisica pertanto sono presenti scene – non troppe, comunque presenti – spicy. Mi sento di sconsigliare la lettura di “Io non mi innamoro”a lettori di età inferiore ai 15-16 anni.